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sabato 25 agosto 2018

Come praticare la respirazione ossea

Potete praticare la respirazione ossea anche per prevenire sovraccarichi funzionali e infiammazioni, se lavorate in palestra coi pesi o fate dei movimenti ripetitivi e vi si infiammano sovente le articolazioni, prevenite rafforzando e proteggendo col prana il vostro sistema scheletrico.

Seduti su una sedia, schiena dritta. Un palmo sull’altro. Occhi chiusi. Lingua al palato.

Visualizzate davanti a voi la vostra mano e tutto il vostro braccio, visualizzatelo trasparente e raffiguratevi lo scheletro del braccio. Pensate che tutto attorno a voi, nel cosmo, c’è il prana, energia; immaginate questa energia come minuscole scintille di luce bianchissima che si muove veloce in tutte le direzioni, è come una pioggia fittissima di minuscole particelle di luce che sono velocissime e non si scontrano le une con le altre. Visualizzate questa pioggerellina di prana.

Adesso inspirate e visualizzate queste scintille luminose che vengono attirate dalle ossa del vostro braccio, guardatele mentre sono calamitate dall’osso e penetrano dentro di esso, trattenete il respiro e visualizzate il prana che entra dentro l’osso, visualizzate il prana che impacchetta l’osso.

Adesso espirate… di nuovo inspirate e vedete il prana che si proietta verso l’osso, trattenete il respiro, visualizzate il prana che impacchetta l’osso saturandolo, sentirete anche un formicolio, un’elettricità che passa dentro il braccio. Espirate… di nuovo… inspirate e attirate il prana.

Visualizzate sempre l’osso, trattenete il respiro e impacchettate il prana dentro l’osso sino a saturarlo. Sentite l’elettricità sempre di più, espirate… ancora, fatelo per quanto tempo volete, più lo fate e più prana impacchettate nelle ossa. Poi fatelo con l’altro braccio, continuate pure con le gambe, la colonna vertebrale, le spalle, il bacino, come volete voi. Se siete stanchi scegliete un osso o due e continuate il giorno dopo.

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